Ufficio Postale spedisce con Poste Italiane
Lettera dell’Agenzia delle Entrate nella cassetta della posta: ecco cosa può contenere se arriva per posta ordinaria
Trovare una lettera dall’Agenzia delle Entrate nella cassetta della posta è sicuramente un’esperienza che può provocare una certa preoccupazione. Quando si legge che il plico proviene dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, il pensiero non può che correre a fatti spiacevoli come sanzioni, ipoteche, fermi amministrativi o solleciti di pagamento per qualche bolletta o tassa non pagata in passato.
Se la comunicazione arriva per posta ordinaria, però, non c’è di che preoccuparsi: non sono molti i casi in cui l’Agenzia delle Entrate comunica con i contribuenti tramite lettera, e generalmente si tratta di comunicazioni inoffensive o che consentono di mettersi in regola con il Fisco in tempi ragionevoli.
Vediamo quindi nel dettaglio cosa aspettarsi da una lettera dell’Agenzia delle Entrate, quali comunicazioni escludere e cosa fare quando si riceve una lettera.
Indice dei contenuti
Quando si riceve una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate nella cassetta della posta o nella casella email ordinaria, si tratta con buona probabilità di una comunicazione che non deve far preoccupare.
L’Agenzia delle Entrate non comunica spesso tramite posta ordinaria, prediligendo per ovvi motivi le comunicazioni via Raccomandata A/R, che permettono di avere certezza dell’avvenuta consegna della comunicazione.
Se si riceve una lettera dall’Agenzia delle Entrate - Riscossione, quasi certamente quello che si troverà nella comunicazione è un invito a regolarizzare la propria posizione contributiva, ovvero una lettera di compliance che l’Agenzia invia ai cittadini quando individua alcuni specifici errori nella Dichiarazione dei Redditi.
Per sapere cosa potrebbe esserci all’interno della lettera, la prima cosa da fare è quindi escludere tutte quelle comunicazioni che l’Agenzia delle Entrate è tenuta a inviare tramite Raccomandata A/R o PEC.
Quando l’Agenzia delle Entrate deve inviare una comunicazione ufficiale a un contribuente, quasi sempre lo fa tramite una Raccomandata con ricevuta di ritorno, poiché questa permette di certificare l’avvenuta consegna della comunicazione al destinatario.
La posta ordinaria è riservata a un numero molto limitato di comunicazioni, perciò prima di preoccuparsi vale la pena escludere le comunicazioni che l’Agenzia delle Entrate è tenuta a inviare tramite PEC o Raccomandata A/R, tra le quali:
Le comunicazioni più temute da parte del Fisco, in sostanza, non viaggiano per posta ordinaria. Quello che può trovarsi nella cassetta della posta, oppure nella casella dell’email, è generalmente una comunicazione che non deve destare troppe preoccupazioni.
Quando si riceve una lettera dall’Agenzia delle Entrate, le cose che ci si può aspettare di trovare nella cassetta della posta sono:
Nella maggior parte dei casi, quando si parla di “lettera dell’Agenzia delle Entrate” si fa riferimento a quest’ultima: si tratta della cosiddetta tax compliance, cioè della richiesta di chiarimenti che l’Agenzia invia al contribuente quando trova errori o discrepanze nella dichiarazione dei redditi.
La lettera dell’Agenzia delle Entrate per l’adempimento spontaneo segnala eventuali errori o omissioni riscontrati nelle dichiarazioni dei redditi, dando al contribuente l’opportunità di regolarizzare la propria posizione e correggere gli errori individuati durante i controlli del Fisco.
In particolare, l’Agenzia invia una lettera quando riscontra un’anomalia in uno dei seguenti redditi percepiti:
In sostanza, ogni volta che l’Agenzia trova delle discrepanze tra quanto dichiarato dal contribuente e lo stile di vita che risulta dai controlli incrociati del Fisco su entrate e uscite dei conti correnti del cittadino scatta la richiesta di delucidazioni da parte dell’ente.
Nella comunicazione di compliance dell’Agenzia delle Entrate sono riportati nel dettaglio i redditi che non risultano dichiarati, corredati di una tabella che indica a quali categorie - tra quelle indicate sopra - si riferiscono le cifre segnalate.
Vale la pena ricordare che la lettera che l’Agenzia delle Entrate invia per invitare il contribuente a correggere eventuali errori emersi nella dichiarazione dei redditi viene generalmente inviata tramite PEC. L’opzione della posta ordinaria è considerata valida solo nel caso in cui la PEC non sia attiva o non sia registrata nei pubblici elenchi.
Chi riceve la lettera dell’Agenzia, secondo la guida pubblicata dall’Ente nel marzo 2019, “deve attivarsi per evitare che le irregolarità riscontrate nella dichiarazione dei redditi diventino, successivamente, il motivo dell’emissione di un avviso di accertamento”.
Quando si riceve la lettera bisogna quindi mettersi in contatto quanto prima con l’Agenzia delle Entrate per chiarire la propria posizione, sia nel caso in cui non si siano commesse violazioni sia nel caso in cui s’intenda procedere con la regolarizzazione di errori ed omissioni.
“La prima cosa da fare quando arriva la lettera”, si legge nella guida, “è quella di verificare che i rilievi fatti dall’Agenzia siano corretti”: bisogna quindi verificare che i dati riportati nella comunicazione corrispondano a quelli della dichiarazione dei redditi a cui fanno riferimento.
Una volta verificata la correttezza della segnalazione, è necessario chiarire la propria posizione nei confronti del Fisco tramite una dichiarazione integrativa che corregge le irregolarità riscontrate nella prima.
Le istruzioni per comunicare con il Fisco sono riportate nella stessa lettera: accedendo nel proprio cassetto fiscale online sul portale dell’Agenzia delle Entrate è possibile trovare il prospetto precompilato per rettificare la dichiarazione dei redditi e predisporre la dichiarazione integrativa.
Questa va poi inviata all’Agenzia delle Entrate utilizzando il servizio telematico CIVIS, che consente di trasmettere telematicamente i documenti richiesti.
I nostri Prezzi
Telegramma
Raccomandata
Posta 4
Posta 1
Telegramma Internazionale
Raccomandata internazionale
Postmail Internazionale
Postapriority Internazionale
I prezzi si intendono al netto di IVA ove dovuta
Vuoi risparmiare
sui tuoi acquisti?
Download APP
Autore
Laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Perugia con una specializzazione in Digital Marketing Strategy conseguita presso l’Università di Edimburgo, si occupa di contenuti web dal 2016.
Web journalist con la passione per i viaggi spaziali, la missione che persegue sulla Terra è quella di spiegare concetti complicati in maniera semplice, secondo i nobili principi cartesiani di chiarezza e distinzione.
È content editor e copywriter freelance per realtà imprenditoriali e web agencies italiane e statunitensi e collabora con diverse testate giornalistiche online.